Il filtro del particolato è un dispositivo che serve per eliminare le particelle più fini, il “famoso” pm10 dai gas di scarico. Il filtro esternamente è similare ad un catalizzatore, un tubo di metallo saldato al tubo di scarico. Al suo interno è formato da dei piccoli canali che sono alternativamente chiusi e funzionano come una sottile rete che cattura le particelle. Il sistema è controllato da sensori all’ingresso e all’uscita che misurano la pressione dei gas ed inviano le informazioni alla centralina. Quando viene rilevata una certa differenza di pressione all’ingresso e all’uscita del filtro, la centralina lo interpreta come un intasamento e da il via alla rigenerazione. Come ben sappiamo, il filtro accumula il particolato fino ad una soglia oltre la quale poi avviene la rigenerazione forzata. Questo procedimento si serve dell’innalzamento della temperatura all’interno del filtro da 650° fino quasi a 1000° per effettuare la pulizia. Tale innalzamento è provocato da delle post-iniezioni che causano delle post-combustioni . Ci sono vari fattori che ci possono far capire che la vettura sta rigenerando:



Tutto ciò avviene normalmente durante l’utilizzo della vettura e senza che il conducente debba fare qualche operazione particolare.
Questo sistema, montato ormai di serie su quasi tutta la gamma, ci permette di viaggiare anche in alcuni centri storici o durante le giornate di blocco del traffico a causa dell’inquinamento. In condizioni ottimali non necessita nemmeno di particolari manutenzioni. Inoltre non necessita di rifornimento di costosi e pericolosi additivi com’è ad esempio su alcuni 3.0 tdi V6 di ultima generazione. Però c'è qualche però..d’altra parte se avesse solo vantaggi, probabilmente ora non saremmo qui a parlarne…(vedi spia dpf)
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